L'aggancio è avvenuto puntuale alle 23.48 di martedì. Dopo aver effettuato i controlli di routine per verificare la perfetta tenuta stagna del boccaporto, gli uomini della Expedition-22 hanno potuto galleggiare all'interno della stazione.
L'attracco della TMA-17 con a bordo l'equipaggio della Spedizione 22 sulla Stazione spaziale internazionale è il 104esimo volo di una navicella del programma Soyuz.
La navetta era decollata domenica dal cosmodromo russo di Baikonur, in Kazakistan.
L'equipaggio che si unisce agli abitanti permanenti della Stazione è formato dall'americano T.J. Creamer, dal russo Oleg Kotov e dal giapponese Soichi Noguchi, tutti ingegneri di volo. In orbita sono stati accolti dal comandante della spedizione, Jeff Williams e dall'ingegnere di volo Maxim Suraev, arrivati sulla Iss lo scorso 2 ottobre a bordo della Soyuz TMA-16.
E' la prima volta da quasi venti anni che una Soyuz viene lanciata nel mese di dicembre e sarà anche l'ultima ad agganciarsi al portellone rivolto verso la terra del modulo Zarya. Il prossimo anno – durante la missione Shuttle STS-132 – il nuovo modulo russo Rassvet diventerà il nuovo modulo di attracco delle navette.
Soichi Noguchi porta alla Stazione spaziale internazionale una cena natalizia a base di sushi per cinque. Durante la conferenza stampa che annunciava la missione, Noguchi ha spiegato di aver insegnato ai compagni di missione l'arte del sushi durante i preparativi di volo: "Ci siamo allenati in Giappone e ho addestrato i miei colleghi nello spazio a divenire patiti del sushi, così – ha aggounto - preparerò un paio di specialità di sushi e sashimi e lo porterò nella stazione spaziale per condividerlo con l'equipaggio".